New York-il 23 settembre si è concluso il tanto atteso summit mondiale sul clima da parte dell'ONU. Si sono presentati i presidenti di tutto il mondo, ma quasi nessuno ha promesso un futuro green.Una grande sorpresa è stata la venuta di Donald Trump, che però si è presentato solo per pochi minuti.
Il summit è stato avviato dall'attivista Greta Thumberg, ormai diventata l'idolo di tutti i ragazzi e ragazze che si interessano di questo tema. Guardando quasi con rabbia il presidente degli Stati Uniti, ha fatto discorso quasi in lacrime. Ma ora andiamo allo svolgimento del summit. India, Turchia e Cina sono stati invitati a parlare, ma tutti e tre hanno rifiutato di parlare del problema. Tuttavia il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha detto che la sua nazione si impegnerà al massimo per arrivare ad usare dell'energia rinnovabile entro il 2022. La Turchia, il presidente Erdogan non ha mostrato nessun piano per cambiare le cose e ha detto che non rettificherà l'accordo di Parigi fino a che non sarà riclassificata come paese in via di Sviluppo, così da accedere a fonti speciali. La Cina ha detto solo che sta rispettando gli accordi presi per il COP21 e che però non ha fissato degli obbiettivi più alti per colpa della guerra dei dazi che si sta svlgendo con gli States, che dovrebbero abbandonare gli accordi di Parigi. La Russia invece ha detto che rettificherà l'accordo di Parigi senza aggiungere nulla di più su come taglierà le tasse sul petrolio. Non potevo però non inserire il discorso di Conte, che rappresentado l'Italia, ha reso presente nel suo discorso il ghiacciaio del Monte Bianco che sta per collassare. Ha detto, inoltre che farà partire in Italia una rifoma a favore del green.